Coltivare un orto sul balcone è diventata una nuova mania tutta italiana, tanto che dalle prime azioni di Guerrilla Gardening di qualche anno fa, siamo arrivati ad un vero e boom del giardinaggio fai da te!
Perchè l’idea di un orto sul balcone affascina tanto? Un po’ per la crisi, un po’ per una passione per hobby e passatempi creativi. Ma è soprattutto la voglia di riscoprire sapori dimenticati e di rivivere nelle città quell’atmosfera di campagna che si sta dimenticando. E poi una rinnovata attenzione per i cibi naturali e i prodotti biologici hanno fatto nascere e prosperare migliaia di piccoli orti sui nostri balconi!
E quindi, in attesa che sorgano vertical farm in pieno centro, perché non crearsi da soli il proprio orticello? E’ sufficiente pochissimo spazio, anche solo una parete di un balconcino, purché abbia la giusta esposizione di luce. Ma un orto sul balcone è difficile da realizzare? Non come si pensa, bastano un po’ di buona volontà e un po’ di tempo. L’ideale, per chi vuole cominciare per gradi, è un mini orto con 4 vasetti di verdure semplici da coltivare, ottenendo così, con un impegno minimo, qualche buona verdurina.
E per chi vuole invece un orto ricco? Prima di tutto sul terrazzo, con uno spazio più grande a disposizione, la rendita è maggiore e, essendo più grande lo spazio, ci vogliono più piante da coltivare. Per esempio, per chi tiene all’estetica e proprio non vuole fare a meno di colorare il proprio balcone, consigliamo di coltivare zucchine o fragole, che fioriscono e abbelliscono l’ambiente.
Ma, in orti così ampi, il problema più frequente sono i parassiti: acari, afidi, muffe e funghi si possono eliminare con prodotti naturali come aglio, peperoncino tritato o bicarbonato.
Ma cosa coltivare in questi orticelli urbani, e come? Vi soprenderà sapere che con una fioriera da balcone potrete fare miracoli! In inverno si possono piantare fave e piselli e, da marzo, gli ortaggi (lattuga, zucchine, peperoni, pomodorini, sedano) e i frutti di bosco (fragole, more, lamponi). In autunno, invece, le piante che garantiscono ottimi risultati sono cavoli, verza, broccoli e rape. Ma la prima cosa da fare è posizionare le piante aromatiche (rosmarino, basilico, salvia, menta, timo, erba cipollina, prezzemolo), che andranno disposte tutto intorno al bordo del balcone. L’insalata, invece, va piantata in basso, utilizzando delle cassette della frutta profonde almeno 30 cm; ciò permetterà il drenaggio dell’acqua in eccesso. Le varietà da spalliera (pomodori, cetrioli e melanzane) vanno tenute appoggiate a un tutore, che va fissato a un graticcio addossato al muro.
Si possono tenere inoltre, in grossi vasi (almeno 30-40 cm di diametro), alberi “pseudonani” ma produttivi: limoni, aranci, mele e pere nane, ricordando che gli agrumi soffrono il freddo.
Ma se lo spazio non permette tutta questa libertà, non disperate: l’orto si può coltivare anche in verticale. Prendete un bancale alto 20 centimetri, chiudetelo nella parte inferiore, riempitelo di terra e fissatelo al muro e tra le aste di legno infilate le piantine, avendo cura di posizionare in alto quelle che si sviluppano di più in altezza (il basilico, per esempio, va in cima). Con le taschiere in tela si può ottenere lo stesso risultato e, sulla stessa scia, sono di moda i sistemi che utilizzano sacche in feltro, provviste di uno strato isolante da poggiare sul muro per impedire all’umidità di penetrare lungo la superficie, di un lato traspirante utile a favorire l’evaporazione dell’acqua in eccesso, e all’interno uno strato di feltro in grado di trattenere l’umidità a lungo e in maniera costante.
E’ anche ingegnosa l’idea di Britta Rileye e Rebecca Bray: sono sufficienti alcune bottiglie di plastica – utiizzate come vasi – collegate tra loro attraverso tubicini che fanno capo a serbatoi d’acqua posti in cima ad una struttura, da piazzarsi semplicemente davanti ad una finestra.
Per questi orti fai da te bisogna fare attenzione al terriccio utilizzato. La terra migliore è leggera, acida e ricca di ferro e sali minerali. Poiché i nutrimenti tendono a scomparire quando non c’è un ambiente circostante, è necessario aggiungere il concime per mantenere fertile il terreno. Preferire inoltre i concimi organici (come humus di lombrico) e utilizzare la migliore terra per ortaggi, che va innaffiata bene per essere compatta. Infatti il terriccio deve restare umido, ma non bisogna innaffiarlo troppo. Il momento migliore per quest’operazione è il tramonto o comunque lontano dalle ore di sole.
L’esposizione migliore è a sud, sud-est quindi, se il vostro balcone si affaccia a nord, lasciate perdere. Servono infatti almeno 4-6 ore di luce al giorno per far crescere la maggior parte delle piante. Inoltre è molto importante per la vita dell’orto e per la genuinità dei prodotti scegliere il balcone meno esposto allo smog e, se proprio non si può evitare, ricordarsi di lavare le verdure con il bicarbonato.
Al momento della semina ricoprire le vasche di terra, rimestare il concime e procedere all’interramento, distanziarndo gli ortaggi di circa 30 centimetri.
Se si è alle prime armi, conviene acquistare le piantine, anziché i semi: i primi 30 giorni di vita della pianta sono i più delicati, e bisogna essere in grado di gestirli, per evitarsi frustrazioni. Dopo aver creato una piccola buca, si posiziona la pianta e si ricopre con la terra, stando attenti a non infossarla troppo, altrimenti c’è il rischio che marcisca. Quasi tutte le piante possono stare assieme, con l’eccezione della rucola, che è invasiva, ed è meglio lasciarla da sola.
Se tutto va bene e non arrivano i parassiti, le piante crescono da sé, ma necessiteranno di una spuntatura per dare più respiro. Poi basta coglierle, e ci si porta in tavola un’insalata fresca di balcone.
Per i più fortunati, che hanno a disposizione un giardino condominiale, la vità sarà un po’ più semplice. Perchè non piantare dei begli alberi da frutto? E magari, invece delle aiuole di margheritine, piantate peperoni e melanzane, oltre a compostare il rifiuto organico ottenendovi un imput per i nostri orti.
Un ortaggio interessante da seminare è la zucca: si piantano a primavera, hanno bisogno di poca terra, poca acqua, fanno dei fiori bellissimi e, a fine estate, potrete raccogliere grosse zucche per ricette appetitose.
Siepi di pitosforo potrebbero essere sostituite da siepi di alloro aromatico o rosmarino. L’idea più originale per la siepe sono i rovi di more: sicurezza per la casa e marmellate gustose.