Curare il prato con regolarità e con le giuste modalità è il modo migliore per mantenerlo sano e anche piacevole del punto di vista estetico; così facendo, infatti, l’altezza dell’erba sarà sempre quella giusta, ci saranno meno erbacce e il manto erboso sarà più in salute; quando viene lasciata crescere troppo alta, infatti, tende a indebolirsi e a diradarsi.
Ovviamente ogni stagione richiede accorgimenti specifici perché le condizioni climatiche cambiano. Di seguito quindi proponiamo un calendario relativo all’utilizzo del tagliaerba nel corso delle quattro stagioni così da garantire una cura ottimale del manto erboso.
Una regola generale
I tagli dell’erba devono essere frequenti e regolari e, comunque, il taglio andrebbe sempre effettuato qualora l’altezza dell’erba superi i 9 cm, a prescindere dalla stagione. Nel corso dei mesi più caldi si dovrebbe eseguire il taglio la mattina oppure nel tardo pomeriggio, evitando le ore più calde. Se si eseguono tagli in inverno, è importante che non ci siano brina o ghiaccio. A prescindere dal periodo, il tagliaerba non deve essere usato quando l’erba è eccessivamente umida.
Per quanto riguarda l’altezza dell’erba, in linea di massima, si può suggerire una misura di circa 4-5 cm nel corso delle stagioni intermedie (autunno e primavera) e di 5-7 cm in estate e in inverno.
Il taglio dell’erba in primavera
La primavera è il periodo in cui le temperature cominciano a risalire e aumentano le ore di luce; riprende più vigore anche la crescita dell’erba. Quando si arriva al massimo ai 9 cm, si può procedere con il taglio portando l’altezza ai 5 cm circa.
In primavera è importante usare il tagliaerba con regolarità (ogni 7-10 giorni a seconda dei casi). Man mano che ci si avvicina all’estate, può essere necessario aumentare la frequenza dei tagli, mantenendo l’altezza del manto erboso sui 4-5 cm; il prato erboso sarà denso e si preverrà la crescita delle erbacce.
Il taglio dell’erba estate
L’estate è una stagione intensa per quanto riguarda la manutenzione del manto erboso; le temperature sono alte e il rischio di mancanza d’acqua è concreto. In particolar modo nelle regioni più a sud, la cura del prato può essere particolarmente impegnativa.
In questo periodo è opportuno che l’altezza dell’erba sia leggermente superiore che in primavera, dai 5 ai 7 cm circa. La frequenza dei tagli dipende essenzialmente dalla velocità di crescita; indicativamente si può procedere ogni 10 giorni, ma se il periodo è particolarmente caldo e si ha siccità, si può anche considerare una temporanea sospensione della rasatura perché si preserva l’umidità del suolo.
Il taglio dell’erba in autunno
Quando si arriva in autunno, le temperature tendono ad abbassarsi, anche se negli ultimi anni si sono avuti autunni piuttosto caldi. L’erba cresce, ma con ritmi ridotti rispetto a quelli che caratterizzano la primavera. Si possono fare tagli ogni 7 giorni, considerando comunque un’altezza di circa 5 cm. Man mano che ci si avvicina all’inverno, si possono diradare i tagli e lasciare l’erba leggermente più lunga, sui 6 cm circa. In ogni modo, si rispetti sempre la regola di non superare mai i 9 cm.
Il taglio dell’erba in inverno
Nel corso dei mesi invernali, la crescita dell’erba rallenta decisamente, in particolar modo nelle regioni settentrionali. I tagli devono essere limitati al minimo indispensabile. Nel mese di novembre (o dicembre nelle regioni molto calde), prima che arrivino le gelate, si può fare un ultimo taglio tenendo l’erba sui 6 cm circa.
Se il prato è gelato o innevato, si deve evitare di camminarci sopra perché si possono fare danni a radici e manto erboso. Si attenderà quindi la primavera per ripartire con un ciclo di tagli più frequenti.
Seguendo queste semplici indicazioni, il prato resterà denso, verde e resistente alle malattie.