domenica, Aprile 28, 2024
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Il futuro è green, scopri gli impianti a biometano e a chi affidarti

Per rispondere al meglio agli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti e di favorire, soprattutto, l’indipendenza energetica dai combustibili fossili si potrebbe pensare all’installazione degli impianti biometano. Approfondiamo insieme.

Perché utilizzare proprio il biometano

Il biometano è una risorsa energetica pulita e programmabile. In questo caso parliamo di quello prodotto da un’azienda tutta italiana. Il suddetto proviene principalmente dalla decomposizione e dalla fermentazione delle biomasse.

Come avviene il processo

Tra le fasi più importanti del processo c’è proprio l’ingresso dei reflui zootecnici e delle colture di seconda rotazione, ovvero quelle che non sono destinate all’alimentazione umana, che sono state lasciate a fermentare nei digestori anaerobici.

Nel caso dei reflui zootecnici ci riferiamo a bovini e pollina; per quanto riguarda le colture, ci riferiamo al triticale e al sorgo. Infine, specifichiamo che la fase appena descritta è tra le più importanti perché l’impianto di lavorazione necessita di essere alimentato continuamente.

Continuando con il processo, capiamo cosa accade in completa assenza di ossigeno: viene prodotto il biogas. Quest’ultimo risulta povero di energia, contiene infatti solo tra il 40% e il 60% di metano; il 40-60% di Co2 e alcune tracce di altri composti come, ad esempio, l’H2S.

In seguito, un sistema di upgrading purifica il biogas al fine di eliminare l’anidride carbonica e gli altri composti inquinanti. Arrivati a questo punto, qualcuno tra noi potrebbe chiedersi: “Cosa si fa con il digestato?”.

Innanzitutto, chiariamo cosa sia il digestato: il residuo del processo di formazione del biogas. Quest’ultimo subirà una fase di separazione liquida e solida e questo è l’ultimo step di lavorazione. Ed è da questa che si otterrà, appunto, il digestato solido estremamente utile per la produzione di bio fertilizzanti.

Questi risultano un’alternativa ottimale ai concimi chimici e, di conseguenza, risultano perfettamente adatti per essere impiegati nell’agricoltura biologica e sostenibile.

Invece, la sorte che toccherà al digestato liquido è quella di essere ritirato dagli agricoltori del territorio per essere distribuito nei terreni coltivati, previo trattamento mediante il processo nitro-denitro che ha l’obiettivo di abbattere l’azoto.

Queste sono le motivazioni che hanno portato l’azienda italiana a posizionarsi sul podio per la produzione di biometano sostenibile al fine di poterlo utilizzare per l’autotrazione, che risulta il vettore strategico per la decarbonizzazione dei trasporti con l’obiettivo, appunto, di favorire la transizione energetica verso le fonti rinnovabili.

Nonostante sul suolo italiano sia stato già avviato un progetto industriale che interessa 6 impianti sul territorio e 3 stazioni di servizio per la vendita diretta di biometano liquefatto, l’obiettivo resta quello di espandersi. Infatti, si sottolinea come per singolo impianto il taglio delle tonnellate annue di CO2 emessa nell’aria sia pari a 4000.

Impianti biometano, ulteriori vantaggi

Per concludere, menzioniamo gli ulteriori vantaggi che si potrebbero trarre dallo sviluppo degli impianti a biometano:

  • circolarità delle risorse;
  • innovazione sostenibile;
  • miglioramento della qualità dell’aria;
  • fonte programmabile flessibile

Alla luce di quello che abbiamo detto fino ad ora, abbiamo compreso come i vantaggi e i benefici siano molteplici. Per ultimo ma non meno importante, si rinnova l’invito di affidarsi a persone qualificate nel settore al fine di ottenere un lavoro efficace ed efficiente e, soprattutto, coerente con le proprie esigenze.

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