Realizzare un impianto di irrigazione richiede conoscenze, una buona manualità e tanta fatica. Dovete installare la centralina fissandola al muro, collegarla all’elettricità, scavare il pozzetto delle elettrovalvole e farvi arrivare un tubo dell’acqua, fare lunghi solchi per tutto il giardino profondi almeno 20 cm dove posizionare il tubo al quale verrano collegati gli irrigatori, […] e mettere i raccordi su tubi, elettrovalvole ed irrigatori. Quest’ultima operazione delle tante elencate (e non) risulta spesso essere la più difficile e delicata. I raccordi funzionano tutti allo stesso modo: bisogna svitare i “tappi” (colorati a seconda del diametro) inserirli nel tubo in pvc, inserirvi successivamente lo stringitore che si trova all’interno dei suddetti tappi, infilare il tubo nel corpo del raccodo facendolo passare attraverso un oring di gomma ingrassato posizionato al suo interno (aarghhh) e infine posizionare ad una giusta distanza stringitore e tappo in modo che avvitandolo al corpo del raccordo il tubo venga ulteriormente spinto e ottimamente bloccato al suo interno. Un incubo.
Quando si sta realizzando un impianto di irrigazione di medie/piccole dimensioni ci si trova ad dover montare dai 20 ai 30 raccordi e dovranno essere installati a regola d’arte, soprattutto quelli situati nel pozzetto delle elettrovalvole dove, da un lato, la pressione dell’acqua è presente in modo costante. Se vi dimenticherete uno stringitore fuori dal raccordo, infilerete un tubo facendo uscire dalla sua sede l’oring, non spingerete fino all’estremo fondo il tubo nel raccordo o non avrete calcolato la giusta distanza del tappo prima di avvitarlo, beh aspettatevi una o più perdite che con il tempo aumenteranno e trasformeranno, ad esempio, il vostro elegante pozzetto in un putrido lago sotterraneo popolato da funghi gelatinosi e elettrovalvole subacque. In particolare la zona pozzetto è la più impegnativa: eseguire l’installazione dei raccordi in un buco a volte anche con una sola mano è difficile, ma ancora più difficile è riparare una perdita cercando di sostituire un raccordo, vi troverete costretti a smontare tutto.
Vi sono degli strumenti piuttosto rari che vi possono aiutare in questo lavoro come ad esempio lo Svasatore, una specie di pinza affilata che ammorbidisce (svasa) il taglio del tubo, agevolandone l’inserzione nel raccordo. Costo minimo Svasatore € 60,00…
Ora che mi sono sfogato e ho scaricato il mio odio per i raccordi filettati, vi presento l’alternativa: i raccordi a scatto Gardena.
Non nominateli mai davanti ai professionisti degli impianti, emetterebbero subito esclamazioni terminanti con vocali allungate (“quei robi lì!? ma vaaaaaà!” o “ma cos’è quel coso, ma nooooooo!”). Gli impiantisti temono i raccordi a scatto per ovvi motivi. Utilizzarli è troppo semplice e alla portata di tutti. Questo li spaventa.
Con il raccordo a scatto Gardena basta infatti ruotare il tappo di 1/4 di giro, inserire comodamente il tubo e far ritornare il tappo nella posizione originaria. Finito! Il tubo è perfettamente bloccato e non ci sono perdite!
Fantastici.