In questa speciale sezione, verrete a conoscenza di alcune speciali essenze, ignote al grande pubblico e, spesso, anche agli esperti del settore.
La protagonista di questo numero è l’ Heliconia jacquini pendula. Originaria delle isole Figi, si incontra in natura anche in altre isole dell’Oceano Pacifico. Il genere Heliconia prende il nome dal monte Eliconia. Nella mitologia greca è il luogo dove vivevano le Muse. E’ un’essenza erbacea, eppure molto grande, dalle foglie di notevole lunghezza, tanto che mostra una spiccata somiglianza con il banano. Rizomatosa e sempreverde, sviluppa fusti molto robusti. Le brattee sono simili a spate, poste alterne su due file opposte. I fiori che nascono al loro interno sono semi – nascosti e inconsistenti; l’aspetto più spettacolare della Heliconia è rappresentata proprio dalle brattee che mostrano un colore che varia dal rosa salmone fino al carminio, a seconda delle varietà. Nella varietà, l’infiorescenza è ovviamente pendula.
TERRENO
Il substrato deve essere molto umifero, composto da compost di foglie maturo. A questo si aggiunga mezza parte di terra concimata e torbosa. Non dimenticate la sabbia, ovviamente per diminuire l’incidenza di marciumi e ristagni!
IRRIGAZIONE
L’innaffiatura deve essere costante durante tutto l’anno, anche se distanziate in inverno. Bisogna assolutamente evitare il ristagno idrico che potrebbe fare marcire i rizomi. Richiede un’elevata umidità ambientale concomitante ad un’efficiente ventilazione, proprio per evitare pericolosi ristagni.
ESPOSIZIONE e TEMPERATURA
Gradisce una luce molto intensa, ma non diretta. E’ una pianta da interno. Infatti, soffre temperature minime invernali al di sotto dei 16 ° C.
PROPAGAZIONE
La propagazione dell’ Heliconia jacquini pendula si compie per rizomi in serra ,durante la primavera.