Continua la rassegna dei fertilizzanti più diffusi sul mercato. In questo numero, vi parleremo dei fertilizzanti organici di origine animale. Ovviamente, in base ai diversi contesti esistono prodotti più o meno adatti. Vi farete guidare dalla vostra esperienza o, in caso di difficoltà, consigliare da personale qualificato. In ogni caso, non esiste il prodotto “miracoloso”, in grado di risolvere tutti i problemi delle piante. Come non ci stancheremo mai di ripetere, la salute e il rigoglio vegetativo dipendono da 3 fattori molto più importanti: esposizione, terreno, irrigazione.. I fertilizzanti possono essere, quindi, considerati come una sorta di “ciliegina sulla torta” del bravo giardiniere!
- Letame. La capacità fertilizzante dei diversi tipi di letame dipende da almeno tre fattori. Innanzitutto, un letame più maturo è anche più fertile. La fertilità dipende, inoltre, dall’apporto di sostanze nutritive e sostanza organica che il letame è in grado di rilasciare nel terreno. Infine, si deve tenere conto dell’attività dei microrganismi contenuti nel letame. Bisogna, inoltre, considerare che, in base alla quantità di sostanze organiche contenute nel letame, cambiano le dosi da somministrare, variabili dai 200 quintali per ettaro, fino a un massimo di 600/800 quintali per ettaro. Esistono, poi, delle differenze tra letami di origine animale diversa. Il letame equino ed ovino è asciutto e possiede un elevato contenuto di sostanze organiche. Il letame suino è maggiormente acquoso e relativamente povero, tanto che non viene solitamente utilizzato nel settore del verde ornamentale. Il letame bovino possiede valori e caratteristiche intermedie. L’inconveniente di questi fertilizzanti organici è, naturalmente, costituito dal cattivo odore. Per fortuna esiste lo stallatico lavorato industrialmente, che si presenta in polvere o in granuli (pellet).
- Pollina. E’ costituito da letame di avicoli, generalmente pollame, allevati spesso industrialmente. Viene considerato un concime ad azione rapida. Contiene elevate dosi di azoto, buona dotazione di potassio, fosforo, calcio e microelementi, basso contenuto di microrganismi e di umidità (12-16%), sostanza organica intorno al 65-85%. Ha, inoltre, un pH neutro. La pollina viene distribuita in presemina o in fase di copertura, avendo premura di interrarla leggermente. E’ un prodotto venduto in polvere o in forma pellettata.
- Sangue essiccato. Contiene elevate dosi di azoto (11-13%) ed è considerato uno dei migliori fertilizzanti azotati a pronto effetto, dimostrando un’elevata sicurezza d’impiego. Ha un pH leggermente acido (6) e contiene il 70 % circa di sostanza organica. A causa della sua veloce mineralizzazione, è consigliabile somministrarlo in dosi ridotte. Anch’esso deve essere interrato leggermente.
- Cornunghia. Come è facilmente intuibile, proviene dalla macerazione di corna e unghia animali. Ad elevatissimo tenore di azoto (13 – 14%), è un fertilizzante a lenta cessione, dato che inizia a decomporsi un anno dopo dalla somministrazione.
- Sottoprodotti di macellazione. Tra questi ricordiamo ossa, pelli e grassi che vengono tritati e, successivamente, sterilizzati a temperature di 130° C. Contiene basse percentuali di azoto, fosforo e potassio (3-5 %), una discreta dotazione di sostanza organica (30-50%), un’umidità intorno al 15-30 % ed un’elevata carica microbica. Ha un pH neutro. Può essere utilizzato in fase di presemina ed impianto.
- Sottoprodotti della concia delle pelli. Sono molto ricchi di sostanza organica (70%), azoto (10-13%) e umidità (20-50%). Hanno due inconvenienti; presentano quantità massicce di metalli pesanti ed è sconsigliabile somministrarli a diretto contatto con le radici, onde evitare una loro “bruciatura”. Distribuiteli in copertura e mai in presemina o impianto.
- Farina di pesce. Derivante dalla lavorazione dei sottoprodotti della pesca associati a scarti vegetali e a dolomite magnesiaca. La farina di pesce contiene parecchi microelementi e sostanze proteiche ad elevata degradabilità, numerosi oligoelementi, dosi ridotte di azoto (3%), fosforo (4%), magnesio (7%), calcio (8%), zolfo (4%) e un pH neutro. Viene utilizzata per la concimazione di fondo o in copertura e deve essere sempre leggermente interrata.
- Guano. Sono gli escrementi degli uccelli marini del Cile, Perù, Terranova, Antartide. Contiene il 7-20% di azoto, 2-3 % di potassio, 10-30% di fosfati e il 30-50% di sostanza organica. Ottimo in copertura, è un concime a medio effetto (3-4 mesi dalla somministrazione). E’ un prodotto abbastanza raro da trovare, a causa dell’esaurimento dei giacimenti. In Italia, il guano di pinguino viene commercializzato dalla Sementi Dotto.