La Dieffenbachia amoena è una pianta da appartamento molto apprezzata per la sua vigoria e potere decorativo delle foglie, le quali sono grandi, allungate e dall’apice acuminato. Il colore verde scuro della lamina è variegato con numerose macchie che si uniscono lungo le nervature laterali conferendogli la tipica tonalità bianca. Il fusto erbaceo è robusto e i fiori troppo piccoli per avere un valore ornamentale.
Esigenze ambientali
Dal punto di vista della coltivazione in casa, La Dieffenbachia amoena ha esigenze termiche tipiche della maggior parte delle piante tropicali, non tollerando temperature inferiori a 15 °C. E’ però sconsigliato il posizionamento della pianta in prossimità di fonti di calore come termosifoni o termoconvettori, che potrebbero determinare frequenti sbalzi termici. Il luogo ideale della casa dovrebbe garantire una sostanziale costanza della temperatura nonché una buona illuminazione, necessaria affinché le foglie mantengano la loro caratteristica variegatura biancastra. La radiazione solare diretta deve essere evitata per scongiurare ustioni e disseccamenti.
Esigenze idriche
L’accrescimento della Dieffenbachia amoena è continuo tutto l’anno, per questa ragione non si deve mai sospendere l’apporto di acqua, ma soltanto ridurlo durante il periodo invernale, osservando una frequenza non superiore ad una annaffiatura a settimana. In estate, con l’aumento dell’evapotraspirazione, si devono intensificare le irrigazioni fino a circa 2-3 volte a settimana, prestando comunque attenzione a non eccedere nella quantità, poiché troppa acqua induce la pianta ad una perdita delle foglie basali e, fatto ancor più grave, può portare a fenomeni di marcescenza radicale, con conseguente sofferenza della porzione epigea. Le radici carnose soffrono infatti i ristagni d’acqua che devono essere evitati mediante un efficiente drenaggio alla base del vaso. In termini di umidità, la Dieffenbachia amoena sopporta brevi periodi di secchezza dell’aria, tuttavia è bene aiutarla con regolari nebulizzazioni sul fogliame. Questa operazione risulta particolarmente importante quando nell’appartamento si riduce l’umidità relativa a causa del funzionamento del riscaldamento.
Terreno e concimazione
Il substrato ideale della Dieffenbachia amoena consiste in una miscela di torba a pH acido, Humus di foglie e sabbia. Per garantire un adeguato deflusso dell’acqua di irrigazione è spesso opportuno aggiungere alla base del vaso un certo numero di sassolini o ciottoli.
L’aggiunta di concime (universale) in forma liquida dovrebbe essere garantita circa una volta ogni 12-15 giorni durante il periodo estivo, quando cioè la pianta presenta uno sviluppo più intenso, mentre in inverno è possibile ridurre i dosaggi ad uno ogni 30-35 giorni.
Moltiplicazione
La modalità ideale di moltiplicazione della Dieffenbachia amoena è per via agamica, ossia per talea. Per questo scopo è consigliabile impiegare le porzioni vegetali della pianta più attive dal punto di vista dello sviluppo come, ad esempio, gli apici vegetativi. Per ricavare una talea da una pianta adulta si può quindi procedere alla scissione della parte terminale di un germoglio, assicurandosi di avere almeno 2-3 nodi. La talea deve poi essere interrata in un piccolo vaso, preliminarmente riempito con il medesimo terreno descritto per la coltivazione della Dieffenbachia. Una volta che la nuova piantina avrà sviluppato un apparato radicale sufficientemente resistente, si potrà effettuare il trapianto in un nuovo vaso da circa 10 cm di diametro.
La creazione di talee dovrebbe essere svolta durante il periodo primaverile-estivo, considerando anche il fatto che le stesse hanno bisogno di un ambiente caldo (20-25 °C) per radicare.
Parassiti
La Dieffenbachia amoena è soggetta all’attacco delle cocciniglie cotonose che possono indebolirla sensibilmente e fungere anche da vettori per la trasmissione di patologie batteriche e virali. Per eliminare dal fogliame questi insetti parassiti, se l’infestazione non è particolarmente estesa, possono essere sufficienti frequenti lavaggi con acqua, altrimenti è necessario ricorrere a fitofarmaci specifici anticoccidici. La regolare somministrazione di acqua al fogliame, oltre che sopperire ad eventuali periodi asciutti, svolge anche l’importante funzione di prevenire l’attacco di cocciniglie nonché di una altro problematico parassita: il ragnetto rosso. Le punture sulle foglie da parte di questo acaro provocano la comparsa di macchie ramate, al riscontro delle quali è possibile intervenire mediante l’impiego di prodotti acaricidi.
Curiosità
La linfa della Dieffenbachia amoena è particolarmente tossica per le mucose dell’uomo, pertanto è bene maneggiare le foglie con guanti ovvero evitare di toccarsi soprattutto gli occhi dopo aver avuto contatti con essa. Un momento particolarmente delicato dal punto di vista della probabilità di bagnarsi con la linfa della pianta è quello corrispondente all’emissione di goccioline all’apice delle foglie. Questo fenomeno, denominato guttazione, è assolutamente fisiologico e avviene a causa del forte potere di assorbimento dei fluidi a livello radicale.