giovedì, Dicembre 5, 2024
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Impianto di irrigazione, facciamolo durare

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Sempre più spesso, in veste di giardinieri, veniamo chiamati a risolvere piccoli o grandi problemi legati agli impianti di irrigazione. Gran parte di questi inconvenienti possono essere facilmente evitati con una attenta manutenzione, che va fatta ogni anno a chiusura impianto.

Chiudere e svuotare l’impianto

Per chi ancora non l’avesse fatto, chiudere un impianto non significa soltanto mettere su “off” la rotella della centralina. Con la centralina ancora accesa dovremo infatti provvedere a svuotare i tubi per evitare che il ghiaccio invernale possa rovinare valvole ed irrigatori. Se il vostro impianto è stato realizzato a regola d’arte, dovrebbe disporre di due rubinetti, oltre al generale, posti nel pozzetto insieme alle valvole. Il primo, a monte dell’impianto permette di interrompere il flusso in arrivo. Chiudetelo. L’ultimo, a valle delle valvole, deve invece rimanere aperto nel periodo invernale. Una volta girata la manopola di quest’ultimo, provvedete quindi ad azionare le valvole una ad una, tramite la centralina impostata su funzionamento manuale, fino a che l’acqua non esce più. Abbiamo svuotato l’impianto ed evitato spiacevoli sorprese a primavera.

Manutenzione elettrica

Ora provvediamo a controllare tutti i collegamenti elettrici. Indossati un paio di guanti isolati, dotiamoci di un multimetro digitale. .Ma come funziona una centralina per irrigazione? Tralasciando i cavi da 220v che arrivano alla sctoletta, o quelli che arrivano al trasformatore (che non dovete mai toccare a meno di aver staccato l’elettricità completamente), andremo ad operare esclusivamente sui contatti a 12v che aprono e chiudono le valvole, per controllare che tutto sia in ordine. Tipicamente le valvole sono alimentate da un cavo comune (nero) che arriva direttamente dalla centralina e si attacca a tutti i solenoidi (cilindri neri in cima alle valvole). Si tratta del polo negativo. .Dalla centralina si dipartono poi tanti fili rossi quante sono le valvole. Quando la centralina manda il segnale di apertura delle valvole, non fa altro che aprire il contatto proprio tramite i suddetti fili rossi. Facciamo ora partire le valvole, una per una. Sopra ogni filo rosso leggerete un numero, si tratta del numero che la centralina assegna a quel determinato settore.  Se avete aperto la valvola numero 1 , toccate con la sonda rossa del multimetro il cavo rosso con il corrispondente numero, mentre con il nero toccate il cavo nero che è comune a tutte le centraline. Il multimetro dovrebbe restituire il voltaggio passante in quel momento. Cercate di osservare se subisce forti oscillazioni. In tal caso, è possibile che vi sia una piccola dispersione di carica da qalche parte nel pozzetto. Controllate tutti i collegamenti dalla centralina alle valvole e ricollegate con i giunti stagni i collegamenti di dubbia qualità. Già che ci siete svitate il solenoide e controllate che non vi siano delle impurità incagliate nel microfiltro, ed in tal caso lavatele via con un getto d’acqua. Ripetete per ogni valvola, ricordando di lasciarle sulla posizione aperta tramite la rotellina per il controllo manuale posta di norma in cima alla valvola stessa.centralina-irrigazione-riparareFiniti i lavori di manutenzione al pozzetto, staccate la corrente dell’impianto (dal pannello di casa, dovre dovrebbe avere un interruttore dedicato), e togliete la pila dalla centralina. La pila, nonostante abbia los copo di mantenere in memoria il programma impostato in caso di black-out, soffre molto l’inverno, e potrebbe marcire se lasciata all’esterno).

Puliamo gli irrigatori

Passiamo ora alla pulizia degli irrigatori. Per quanto riguarda gli irrigatori statici, potete semplicemente svitare la base e controllare che non ci siano residui o incrostazioni all’interno. Fate attenzione alle bocche d’uscita del getto, potrebbero contenere sassolini o calcare. Smuovete la vitina di regolazione e mettete una goccia d’olio per evitare che tra umidità e freddo invernale, in primavera non vi sia più possibile girarla a causa dell’ossidazione. Nel caso degli irrgatori dinamici, facciamo attenzione alla posizione del getto prima di svitare, perchè è nello stesso modo che dovremo posizionarli una volta esguita la pulizia. Smontiamo l’irrigatore togliendo la molla ed esminiamo il filtro interno per poterlo pulire dalle inevitabili incrostazioni. Rimuoviamo completamente la testina che regola il getto al fine di evitare che la vite che la tiene in posizione si ossidi e renda la futura sostituzione della testina impossibile.  Mi raccomando, non perdete la chiavetta bianca che serve a regolare la testa dell’irrigatore. Prima di rimontare gli irrigatori, diamo un giro di teflon alla base dell’attacco interrato, per assicurare che non ci siano perdite.  Eseguite il lavoro in una giornata di sole, e mai poco dopo una pioggia, o vi troverete a lavorare su suolo fangoso. Rimuovete infine foglie, erba o malerbe che sono cresciute intorno alla testa dell’irrigatore e che potrebbero infiltrarsi e crescere dove non dovrebbero.

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