martedì, Ottobre 22, 2024
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Il punteruolo rosso: strategie di lotta e prevenzione nel Convegno di Sanremo

punteruolo-rosso-palmeIl 22 e il 23 gennaio, presso la Villa Nobel di Sanremo (via Cavallotti 116) si terrà il Convegno internazionale sulla lotta al punteruolo rosso. Verranno analizzati i metodi di lotta fino ad ora utilizzati e i relativi risultati conseguiti, grazie all’intervento di professionisti del verde italiani e stranieri. Il Rhynchophorus ferrugineus, conosciuto al grande pubblico col nome di punteruolo rosso, è un coleottero curculionide che può essere molto dannoso alle piante di palma. L’insetto si è diffuso ben oltre la propria zona d’origine (Asia Meridionale e della Melanesia) fino ad arrivare, nel 1994, in Spagna. Dal 2005 è giunto fino in Italia, colpendo in particolar modo Sicilia, Campania, Puglia, Lazio, Toscana. Questo simpatico insettino compie il proprio ciclo vitale all’interno della palma. Le femmine depongono alla base delle giovani foglie, nelle ferite delle foglie e nelle cavità del tronco, all’ incirca 300 uova. In un periodo variabile dai 2 ai 5 giorni, dalle uova escono le larve. Queste iniziano a bucare le palme, divorando ed eliminando dapprima gli strati superficiali di corteccia. Dopo aver praticato questi fori, riescono ad insediarsi all’interno della palma. Il processo di colonizzazione determina una serie impressionante di tunnel e cavità interne. Concluso il periodo larvale che dura da 1 a 3 mesi, le larve si impupano generalmente fuori dal tronco, vicino alla base della palma. Passati 14-21 giorni escono gli adulti; il ciclo dura complessivamente circa 4 mesi. Su una stessa pianta possono abbattersi diverse generazioni dell’insetto che abbandona l’individuo ospite solo quando ne ha eliminato tutto il materiale fibroso. Purtroppo i danni diventano visibili solo quando il Rhynchophorus ferrugineus ha compromesso definitivamente lo stato di salute della pianta. Inoltre, allo stato attuale non esistono metodi di lotta realmente efficaci, dato che il fitofago in questione ha dimostrato elevate capacità di sopravvivenza e di riproduzione. Sia la lotta chimica che quella biologica hanno dimostrato forti limiti, anche se qualche passo avanti è stato fatto. Si sta cercando di impiegare anche altre tecniche, che sono ancora ad uno stadio sperimentale; l’endoterapia, le microonde e la ripulitura meccanica delle palme infestate. Dato che tutti questi metodi hanno un’efficacia parziale, emerge la necessità di effettuare diagnosi precoci, procedendo con tempestività all’abbattimento delle piante infestate. Naturalmente, l’azione risulta ancora più efficace se il punteruolo rosso viene scoperto quando è ancora allo stadio larvale. Per ulteriori approfondimenti vi consigliamo di partecipare al Convegno,  nato grazie a una collaborazione tra la Scuola Agraria di Monza e il Centro Studi e Ricerca sulle Palme di Sanremo . La quota d’iscrizione è piuttosto cospicua; 50 €! In realtà tale somma non è poi così alta se si pensa ai danni che il punteruolo rosso è in grado di procurare alle palme, elemento centrale e caratteristico del paesaggio di molte cittadine balneari. Di conseguenza un operatore del verde, degno di questo nome,  che si trova ad operare nelle regioni “calde” (quelle più colpite dal punteruolo) dovrebbe continuamente tenersi aggiornato su questo tema.

Per info e prenotazioni: Segreteria Corsi della Scuola Agraria di Monza, tel . 030-2302979,

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