Gli amanti del giardinaggio sono sempre circondati delle migliori attrezzature e degli strumenti più maneggevoli, necessari ad assicurare tutta la cura necessaria al proprio rettangolo verde in ogni stagione.
Per dedicarsi a questa attività en plein air, piacevole ma non priva di pericoli, è necessario naturalmente dotarsi del giusto abbigliamento da lavoro. Oltre a una visiera per proteggere gli occhi da sfalci e polveri, sarà necessario indossare pantaloni e giacca rinforzati per svolgere le varie operazioni, ma anche stivali protettivi ai piedi e guanti antitaglio alle mani. Il principale strumento per la cura del giardino, quello che non manca mai, è senza dubbio il tosaerba: versatile e pratico, ma attenzione alla sua manutenzione.
Come scegliere il tagliaerba più adatto al proprio prato
Il momento della scelta di un tagliaerba è molto importante: si potrà innanzitutto consultare il web, sfogliando le proposte di portali come oleomac.it, in modo da ottenere una panoramica esaustiva e facilitare le operazioni.
Per individuare il modello che fa al caso proprio ci si dovranno sempre porre alcune domande. La prima riguarda l’estensione del giardino: più è grande, maggiore sarà la potenza richiesta. Poi bisognerà comprendere quale sia il tipo di terreno, cercando di fare mente locale sulla presenza di ostacoli e, nel caso, di che genere (alberi, casette, piscina). Un altro elemento importante, utile a orientare la scelta, è infine quello relativo alla pendenza del terreno stesso.
Proteggere le lame dal contatto con corpi estranei
Un tagliaerba ha una durata media di circa 5-6 anni ma è pur vero che assicurando a tale attrezzo cure e attenzioni costanti il suo ciclo di vita più allungarsi. Vediamo alcuni consigli utili da seguire per fare in modo che il tagliaerba sia sempre salvaguardato. Prima di dedicarsi alla cura del prato è buona norma sgombrare il campo da sassi e paletti o mattoni che potrebbero impattare con la parte sottostante dell’attrezzo, dove si cela il motore. Inoltre, le lame possono essere gravemente danneggiate dall’entrata in contatto con corpi estranei. Ecco come prendersi cura del tagliaerba prima e durante il periodo di maggiore attività in giardino.
La pulizia dai residui, l’affilatura e il rimessaggio
Quando le giornate iniziano ad allungarsi si scaldano i motori in attesa di poter tornare a vivere al massimo i propri spazi verdi. La manutenzione del tagliaerba nei mesi a ridosso della primavera dunque è un passaggio obbligato: vediamo come farla.
Bisogna raschiare via o comunque lavare la parte sottostante la piattaforma di taglio: la presenza di residui, specie se seccati da tempo, può rendere meno performanti le operazioni di mulching (la pacciamatura) e anche la raccolta stessa.
In caso di tagliaerba con motore elettrico fate un check al cavo di alimentazione, sostituendolo se presenta delle crepe. Se invece l’attrezzo presenta un motore a scoppio, attenzione al cavo di avviamento: sostituire se troppo logorato. Nel caso in cui, infine, non aveste provveduto – quando è arrivato l’inverno – all’affilatura di tutte le lame concentratevi su questa operazione prima di ripartire e affrontare la stagione di taglio (il taglio sarà così armonico e più uniforme).
La manutenzione è importante anche durante i mesi clou di attività in giardino: controllate sempre il livello di usura e l’aderenza della catena e delle cinghie, con un occhio sempre al corretto funzionamento alla regolazione della velocità quando manuale.
Lavate sempre la parte inferiore della piattaforma di taglio per risultati eccellenti, sostituite inoltre la candela ogni 100 ore di lavoro. All’arrivo dell’inverno, infine, mettere il tagliaerba al riparo in un’area asciutta avendo cura – in caso di pavimento in cemento – di poggiare il macchinario su un foglio di plastica contro l’umidità.