Le malattie delle piante

Con questo articolo inizieremo a parlare di fitopatologia. Sarà un percorso piuttosto lungo, ma per noi giardinieri l’approccio a tale scienza è di cruciale importanza. L’obiettivo di questi numeri, è entrare in possesso delle nozioni base per capire quali sono i sintomi delle malattie che, più comunemente, colpiscono le nostre amiche piante.
Come avrete già intuito, la fitopatologia si occupa delle malattie delle piante, prodotte sia da organismi nocivi (malattie causate da fattori biotici) che da condizioni ambientali sfavorevoli (malattie causate da fattori abiotici). Basti pensare agli effetti negativi che l’inquinamento può produrre sui vegetali.. Da ciò si evince che non necessariamente i nemici delle piante sono dei parassiti. Ad esempio, il malefico gatto della vicina non trova alcun giovamento a fare la pipì sul nostro prato fresco di taglio, eppure.. Ma cosa si intende per “malattia”? Le malattie alterano la forma e/o le funzioni di un organismo, determinando sofferenza, stress e, in alcuni casi, la morte del soggetto colpito. Come per tutti gli altri esseri viventi, esistono malattie paragonabili al nostro raffreddore (ad esempio gli afidi) e altre più letali ( l’armillaria, per citarne una). E come per gli altri esseri viventi, la capacità di resistere o addirittura debellare un patogeno dipende in buona parte dallo stato di salute in cui la pianta versava prima dell’attacco del patogeno. A volte basta un raffreddore per uccidere un individuo. Viceversa, un soggetto forte può, in parte, superare malattie terribili. Di conseguenza, scegliere la pianta giusta, al posto giusto è la scelta vincente. Immaginate un rododendro piantumato in un terreno basico esposto ad ovest.. magari la pianta potrà sopravvivere e resistere in un ambiente così ostile, ma le sue fioriture saranno senz’altro meno generose del previsto. Inoltre, al primo attacco patogeno serio, potrebbe anche soccombere!
Prima di arrivare ad una diagnosi della malattia è necessario, ovviamente, interpretare i sintomi di malessere che essa manifesta. Di seguito un elenco dei sintomi più comuni:
- Colore anomalo delle foglie.
- Condizione idrica delle piante. Il terreno è asciutto, fresco oppure fradicio?
- Sviluppo degli organi vegetali anomalo. Con la microfillia si manifestano forme di nanismo per quanto riguarda le foglie, i rami, gli internodi o addirittura la pianta stessa. Anche la galla, accrescimento abnorme dei tessuti fogliari, è un segnale inequivocabile di un attacco parassitario.
- Morte improvvisa ed estesa di tessuti ed organi. Non basta un rametto secco per sospettare che una pianta sia ammalata!
- Presenza di essudati. Sono sostanze che fuoriescono a seguito di attacchi parassitari oppure di condizioni climatiche poco favorevoli per la pianta.
- Presenza di ferite, come gli spacchi da gelo, le scottature, lesioni di tipo infettivo (cancri). Le ferite possono essere causate dall’incuria dell’uomo. A parte il classico problema delle potature mal eseguite di cui non ci stancheremo mai di parlarvi, basta un manovra sbagliata con un furgone per devastare la corteccia di un albero!
- Presenza di organi fungini, di piante parassite, escrementi o, più in generale, materiale derivato dall’azione di insetti e altri animali. La melata (sostanza zuccherina) è prodotta da alcuni insetti che suggono la linfa dagli organismi vegetali.
- Erosioni degli organi verdi, gallerie (“mine”) nelle foglie, ma anche nelle zone legnose. E’ il segno inequivocabile dell’attacco di un insetto “minatore”.
Tenete conto che l’individuazione di un agente patogeno richiede studio, applicazione e, in certi casi, tanta esperienza sul campo. Le alterazioni del colore delle foglie può, ad esempio, essere attribuito a diverse cause. Per maggiori approfondimenti al riguardo date un’occhiata ai numeri che riguardano i macroelementi e i microelementi minerali. Nel caso in cui l’individuazione della malattia sia fuori dalla nostra portata, è meglio affidarsi ad un esperto fitapatologo e/o ad un laboratorio. E’ necessario compiere un corretto campionamento da consegnare a chi di dovere. Se l’alterazione interessa la chioma, prelevate sia campioni sani che malati. Se ci troviamo di fronte ad un attacco fungino che ha colpito tessuti legnosi, prelevate il campione dove è presente sia il legno sano che malato. Infine, se la malattia è causata dall’azione di insetti, prelevatene, se possibile, escrementi o altre tracce.