Le piante ornamentali possono essere colpite da diversi tipi di parassiti che recano notevoli danni: è necessario, quindi, saperli riconoscere ed eliminare. Tra i più diffusi in Italia nel 2017 vi saranno senza dubbio le cocciniglie; ad infestare le piante non sono gli esemplari di sesso maschile, i quali sono dotati di ali, ma quelli femminili, non alati e facilmente distinguibili poiché si ricoprono di sostanze cerose, come strumento di protezione per le uova. Tale parassita si sviluppa nei punti della chioma meno esposti al sole, nelle fessure e nelle fenditure del fusto, in particolare in luoghi caratterizzati da scarsa umidità ed esigua ventilazione; ne sono sintomi l’ingiallimento ed il raggrinzirsi di alcune foglie, la comparsa di macchie e la presenza di formiche, queste ultime attirate da una sostanza prodotta dalle cocciniglie, la melata. L’infestazione, se di lieve entità, può essere combattuta eliminando manualmente gli esemplari di cocciniglia tramite cotone imbevuto di alcool, altrimenti bisogna procedere con l’olio bianco minerale, che, dando origine ad una sorta di pellicola, provoca la morte dei parassiti per soffocamento.
Bisogna poi citare gli afidi, conosciuti anche come pidocchi delle piante; si riconoscono per il loro colore verde brillante ed in genere si annidano nelle zone più tenere dei vegetali interessati. Succhiano la linfa perforando foglie, germogli e rametti, ed in questo modo spesso rappresentano per le piante un pericoloso veicolo di malattie di vario tipo, anche mortali. Per di più, anche gli afidi producono il liquido zuccherino detto melata, proprio come le cocciniglie; ma, a differenza di queste ultime, prediligono un clima umido e si sviluppano particolarmente nel corso dell’autunno e della primavera. Come rimedi vengono utilizzati in genere insetticidi a base di piretro ad ampio spettro, ma anche soluzioni naturali come il macerato di ortica, che funge in più da fertilizzante per il terreno, e la cannella; prima di usare quest’ultima bisogna però lavare le piante con acqua. Talvolta ci si serve di alcune specie di imenotteri, che depongono le uova proprio nel corpo degli afidi, o di coccinelle: le loro larve, infatti, si nutrono di tali parassiti.
Assai diffusa in Italia nel 2016 è stata anche la mosca bianca, a sua volta dannosa per le piante ornamentali. Chiamata così per la sua somiglianza con la mosca e per il colore candido delle ali, è un insetto polifago: colpisce, cioè, diversi tipi di piante. Si annida soprattutto sulla parte inferiore delle foglie, le quali, se attaccate, tendono a ricoprirsi di macchie bianche o giallastre. Tale insetto si riproduce in maniera estremamente rapida e prolifera e preferisce climi caldi ed umidi; d’inverno, infatti, si ritrova per lo più nelle serre. Le larve di mosca bianca sono straordinariamente resistenti ai trattamenti chimici, per cui è più facile agire direttamente sugli esemplari adulti; i piretroidi di sintesi sono tra i rimedi più adoperati, così come il piretro integrato e prodotti appositi in spray con effetto neurotossico. Sono usate però anche soluzioni naturali come gli infusi di aglio e l’inserimento, nell’ambiente, di specifiche vespe predatrici come l’Encarsia formosa.
Anche il ragnetto rosso deve essere annoverato in questa panoramica in quanto molto pericoloso per le piante ornamentali. Si presenta di colore rosso, come appunto si evince dal nome, in età adulta, giallo o arancione nello stadio giovanile. Le foglie colpite da questo parassita, che tra l’altro si riproduce in pochi giorni, assumono un inusuale colore bronzeo, con conseguente disseccamento e caduta; talvolta ne viene invece attaccato solo il margine, e possono anche formarsi delle aree necrotiche. Dato che i ragnetti rossi prediligono un clima arido e secco, come atto di prevenzione è utile aumentare l’irrigazione e bagnare spesso le piante; tra i rimedi chimici più in voga vi sono acaricidi che purtroppo danneggiano anche l’ambiente ed i potenziali predatori dei parassiti, mentre tra quelli naturali sono da segnalare il macerato di ortica, gli antiparassitari a base di aglio ed il sapone di Marsiglia disciolto in acqua e spruzzato direttamente sulle parti interessate.
Parassiti delle piante ornamentali, cosa aspettarsi dal2017 in italia
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